Oggi parleremo appunto dell’importanza del vino in un ricevimento di grande influenza quale il matrimonio. E’ lui che rende più vivace e frizzante l’atmosfera, completa le portate e ne insaporisce il gusto.
Partendo ovviamente da quello più leggero per finire con uno più corposo faremo una carrellata di nomi e di caratteristiche specifiche che riguardano il vino.
Innanzitutto cercate di legare i diversi vini con la tradizione gastronomica locale, quindi un vino del Salento per una pietanza del posto oppure un vino friulano per una portata più consistente.
Generalmente con gli antipasti di pesce è bene servire un vino bianco fermo a bassa gradazione alcolica quali un Verduzzo, un Trebbiano o un Vermentino di Gallura.
Per gli antipasti caldi o a base di salumi invece optate per un Sauvignon o un Freisa.
In abbinamento ai primi piatti di pesce, che siano essi risotti o paste asciutte, vengono serviti dei vini bianchi molto leggeri quali il Pinot Bianco o Grigio, il Tocai, oppure uno dei vini già utilizzati per l’antipasto. Continuando sempre con i primi piatti, ma di carne, vini rossi o rosati come il Dolcetto o il Solopaca Rosso.
Stesso discorso per quanto riguarda i secondi piatti; vini bianchi per il pesce e vini rossi per la carne. Ovviamente a piatti di carne di un certo “peso” abbineremo un Brunello di Montalcino, un Nero d’Avola e perché no anche un bel Barolo.
Il discorso cambia totalmente nel momento dei dolci. In questo caso la regola è: “al dolce il dolce”, quindi in questo momento della festa via libera ai vini dolci frizzanti e agli spumanti. Benissimo una Falanghina amabile o una Malvasia Bianca.
E lo champagne? Bhe per lui scriveremo un post a parte..
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